lunedì 18 giugno 2018

Epilessia: congegno non chirurgico che prevede gli attacchi



Di Epilessia soffrirono anche Francesco Petrarca, Vincent Van Gogh e Napoleone Bonaparte.

Epilessia: cos'è?
L'epilessia è una malattia neurologica, che si manifesta in diverse forme, per cui è corretto parlare di epilessie. Molti pazienti, con forme meno gravi riescono a convivere con la malattia, mentre per le forme più gravi c'è bisogno di un supporto medico e specifico. 
Un'alterazione della funzionalità dei neuroni è il fattore che causa una crisi epilettica. Nello specifico, i neuroni diventano iperattivi e scaricano impulsi elettrici più del dovuto. Questa patologia ha ancora lati oscuri, non del tutto approfonditi dalla medicina odierna. I dati non sono molto confortanti: per un paziente su mille l'epilessia può essere fatale, le cure attualmente esistenti sono efficaci solo su due terzi della popolazione colpita, la sanità italiana spende svariati milioni di euro per questo tipo di patologia. In Europa si stimano circa sei milioni di malati. Le crisi epilettiche, spesso sono improvvise, mentre in alcuni casi possono essere precedute da alcuni sintomi. Proprio per il fatto che vi sono diverse forme di epilessia, molto eterogenee non si può affermare di soffrire di epilessia se vi è stato un solo caso, anche se grave. L'epilessia può essere transitoria e quindi interessare solo alcuni periodi della vita di un individuo (ad esempio nell'adolescenza e nella fase di sviluppo) e risolversi in modo naturale e spontaneo. 

Epilessia: possibili cause
  • fattori genetici;
  • uso di sostanze stupefacenti, alcol e carenza di sonno;
  • fotosensibilità (sensibilità a luci molto forti o a intermittenza artificiali o naturali);
  • lesioni strutturali cerebrali;
  • malformazioni del cervello;
  • traumi cranici;
  • malattie infettive;
  • ictus;
  • tumori
Alcuni rimedi per prevenire crisi epilettiche
Evitare stress eccessivi, dormire adeguatamente evitando risvegli precoci o assenza di sonno prolungata, prestare attenzione a schermi troppo luminosi, videogames o pc. 


Quali sono i sintomi dell'epilessia?
Le crisi epilettiche durano pochi minuti o secondi, la persona colpita perde coscienza cadendo a terra e irrigidendosi. Durante la crisi, il paziente può perdere urina involontariamente, morsicare la lingua ed è percorso da scosse (quindi movimenti involontari come se fosse attraversato da scosse elettriche). Altri sintomi cambiano in base a fattori soggettivi, per cui il paziente può restare con gli occhi spalancati senza alcuna reazione, avere tremori in tutto il corpo o solo in alcune parti. 

Crisi epilettica cosa fare
La prima cosa da fare quando sopraggiunge una crisi epilettica è quella di posizionare la testa del paziente sotto ad un cuscino o qualcosa di morbido e girarlo di lato per evitare che inghiotta saliva. Se la crisi si protrae per oltre cinque minuti è necessario telefonare al 118.  Il Policlinico di Roma Umberto I ha emesso una Guida all'epilessia - Lega italiana contro l'Epilessia  a cura della Commissione Promozione, Cultura ed Affari sociali LICE. 

La diagnosi
E' importante avere una diagnosi precisa e tempestiva della malattia; sono necessari alcuni esami diagnostici come la TAC e la risonanza magnetica, l'EEG, il quale registra l'attività elettrica del cervello (encefalo) e viene eseguito durante il sonno.  Infine può rendersi necessario per approfondire il quadro clinico sottoporsi anche ad un test genetico


Epilessia: le cure
Un primo approccio alla malattia è sicuramente farmacologico e serve anche per monitorare l'eventuale evoluzione dell'epilessia. Dopo circa due anni di cura, si può pensare ad una riduzione dei farmaci o alla completa assenza. 


Congegno non chirurgico per la cura dell'Epilessia: si indossa un'anca
Uno studio pubblicato su  Neural Networks e condotto dalla facoltà di ingegneria e IT dell'Università di Sydney hanno sviluppato un congegno capace di leggere i segnali cerebrali da una cuffia indossata in testa. Il congegno non chirurgico può predire un attacco di epilessia con un'attendibilità dell'80%. 

Da alcuni anni la fondazione LICE si sta interessando alla medicina narrativa, come strumento di supporto nell'affrontare la malattia. Nel 2012 è stato addirittura indetto un concorso di medicina narrativa, denominato "Raccontare l'epilessia" -  con i racconti e le poesie dei pazienti è stato realizzato un ebook "A volte non abito qui".



Come funziona il congegno
Si tratta di un'anca, che fa scattare un allarme fra i 5 e i 30  minuti prima dell'attacco. In realtà le crisi non sono mai casuali, ma sono conseguenti a particolari situazioni che si ripetono. E' il primo sistema che non prevede un intervento chirurgico.



Il membro Dr. Kavehei ha sviluppato un sistema per prevedere crisi epilettiche - Sydney Nano


La ricerca: il punto della situazione
La ricerca continua e oggi sta facendo grandi passi, tanto che circa il 70% delle cure risultano efficaci. Nuove terapie sono sotto osservazione, bisognerà fare ancora molto per la chirurgia e la prevenzione e per lo sviluppo di terapie personalizzate, studiate analizzando fattori genetici ed episodi clinici. Per quanto riguarda la genetica una delle azioni da compiere è l'istituzione di una banca di materiale biologico e di banche dati molecolari e di genomi, che possano essere a disposizione di studi internazionali.




Nessun commento:

Posta un commento