È recente la restrizione che la legge di stabilità applica al servizio sanitario Italiano. Leggi più severe per la prescrizione di farmaci, per diversi tipi di analisi e indagini che possono essere prescritti solo in casi sospetti.
Dall’altro fronte,
quello della ricerca, in compenso si fanno passi da gigante. I protagonisti:
scienziati di tutto il mondo, compresa l’Italia.
Biopsia liquida: il punto della situazione:
Il National Cancer
Institute degli Stati Uniti, ha messo a punto un esame del sangue dal quale si
evince la ricomparsa del tumore, con oltre tre mesi di anticipo rispetto alla
TAC.
David Wong dell’Università
della California di Los Angeles, ha presentato di recente la Biopsia liquida, un esame effettuato attraverso la saliva,
rivela subito la presenza di un tumore. Il test si è rivelato molto preciso e
soprattutto veloce, rispetto ad altri metodi che danno risultati in due
settimane.
L’Italia non è da
meno. Il progetto italiano è del Cancer-Id – Istituto oncologico Veneto (Iov).
L’esame individua nuovi maker attraverso esame del sangue, consentendo in
questo modo di monitorare il tumore in atto: riduzione, efficacia delle cure
ecc.
Il diritto alla
salute rientra nei diritti fondamentali dell’uomo, di conseguenza il diritto
alle cure mediche, comprese le indagini. In un paese come l’Italia con sempre
più casi di tumori, a seguito anche di numerosi disastri ambientali, compreso
la terra dei fuochi, l’Ilva di Taranto solo per citarne alcuni, i Governi non
dovrebbero togliere ma dare fondi soprattutto alla ricerca, la quale è quasi
interamente sostenuta dalle offerte di liberi cittadini.
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