venerdì 28 luglio 2017

Cervicale: Quai sono el cause e come combatterla


Cos'è la cervicale

La cervicale chiamata anche cervicalgia è un dolore alla base del collo, che può presentarsi anche frequentemente e che interessa l'apparato muscolo-scheletrico fra schiena e testa. 

Cervicale: come si manifesta il dolore

Il dolore causato dalla cervicale può essere di entità variabile, localizzato nel tratto cervicale; il dolore si presenta costante anche se può cambiare diventando più forte o più lento. Il dolore è il primo sintomo della cervicale, che può essere affiancato da altri sintomi come un senso di affaticamento generalizzato ai muscoli, formicolio, debolezza degli arti, intorpidimento, irritazione di un nervo spinale del collo.

Brachialgia: stessi sintomi della cervicale 

Bisogna fare molta attenzione ai sintomi comuni con la cervicale, perché potrebbero nascondere altri tipi di patologie. La brachialgia, ad esempio è un dolore che parte dalla cervicale e si propaga al braccio. Chi è affetto da brachialgia lamenta formicolii, scosse elettriche sia alla mano che al braccio, dolore alla scapola. Questa patologia può nascondere danni seri alle articolazioni con alterazioni degenerative, ernia discale, spondilosi, tumore del rachide. 

Avere la cervicale, vuol dire avvertire un dolore dietro al collo che talvolta può estendersi alla testa e alla schiena.
Purtroppo è una delle zone del corpo più colpite da infiammazione. Le cause possono essere molteplici.
Un peggioramento può aversi dopo i 45 anni, anche se possono esserci episodi prima di quell'età.

Le cause:
  • Postura sbagliata (al pc oppure con lo smartphone) - di solito si ha il collo abbassato;
  • Sedentarietà, tensione e stress;
  • Artrite o fratture;
  • Scarsa idratazione;
  • Poco sport;
  • colpi di frusta;
  • attività sportive di tipo traumatico;
  • difetti di postura;
  • ernia e artrosi cervicale
Molto spesso anche lo stress e la tensione emotiva possono acuire il dolore da cervicale. In alcuni casi lo stress prolungato per molto tempo impone un cambiamento radicale, che deve iniziare principalmente dalla mente per approdare in seguito anche sul piano fisico. Ottima soluzione è quella di affidarsi alla fitoterapia, gli oli essenziali contengono un concentrato di tutti i benefici esistenti in natura. Bisognerà scegliere gli oli essenziali  e gli integratori più adatti.
Le piante con proprietà antinfiammatorie sono diverse: Artiglio del diavolo, Spirea, Boswellia, Curcuma
Il cambiamento, che però deve precedere l'utilizzo di piante officinali è interiore attraverso esercizi di rilassamento e meditazioni utili per corpo, mente e soprattutto per lo spirito. 

Vi sono alcuni periodi dell'anno durante i quali la cervicale diventa un problema più acuto. Sicuramente l'inverno è la stagione nella quale il dolore da cervicale si riacutizza, ma non bisogna dimenticare che anche in estate, a causa degli sbalzi di temperature dovute all'utilizzo nei locali chiusi di aria condizionata il dolore da cervicale può avere un notevole aumento. 

In particolare in estate lo shock termico scaturito fra il getto freddo dei condizionatori e il caldo eccessivo all'esterno fa sì che la cervicale torni ad infiammarsi. Il freddo dell'inverno come quello dei condizionatori scatenano, però solo un problema già esistente per i motivi elencati in precedenza.

Quando la cervicale provoca vertigini

Solo intorno al 1950 gli esperti iniziano a pensare ad una relazione fra traumi al collo e perdita di equilibrio/vertigini. In seguito tale teoria verrà battezzata come "Vertigine cervicale", nome usato dagli autori dell'autorevole studio condotto: Cope e Ryan. La sindrome indicata anche con altri appellativi come sbandamento cervicale, vertigine propriocettiva non è accertata da tutto il mondo medico. Il senso di instabilità, come capogiro potrebbe avere origini diverse e di varia entità.
Il paziente dovrà fare attenzione a tutti i sintomi del dolore cervicale e indagare su possibili concause o addirittura supporre che il "capogiro" possa derivare da uso di farmaci, disturbi all'orecchio o al sistema nervoso, pressione bassa, senso di svenimento. 

Cervicale: rimedi generici ed immediati

Ovviamente non bisogna esporsi direttamente all'aria del condizionatore, ma soggiornare in un'area della stanza meno esposta, ad ogni modo è buona abitudine munirsi di un foulard, che all'occorrenza risulterà utile, per coprirsi. I sistemi di condizionamento dovrebbero essere in modalità "Deumidificatore", il che riduce di gran lunga il rischio di dolore da cervicale, pur creando un clima ugualmente fresco e piacevole negli ambienti. 

I massaggi e la manipolazione con le mani di schiena e collo sono azioni utili a distendere la tensione creata fra testa e collo nell'area della cervicale. In casi di dolore persistente è possibile far ricorso ad un analgesico o antinfiammatorio mirato.

Cervicale? solo un modo di dire
Uno studio condotto su impiegati al Comune di Torino ha dimostrato che in ufficio, stando seduti alla scrivania è possibile con alcuni esercizi ridurre di molto il dolore alla cervicale.
Inoltre alcuni specialisti affermano che la cervicale non esiste, ma che tale termine possa ricondursi alla cervicalgia, che sarebbe un normale dolore al collo. In campo medico si parla di artrosi cervicale, tradotto poi nel linguaggio più comune con il termine di "cervicale". Chi prende le distanze dal termine "cervicale afferma che quel dolore al collo che si allarga alla testa, spesso accompagnato da nausea e capogiri potrebbe chiamarsi cefalea o mal di testa, artrosi cervicale oppure cefalea cervicogenica, la quale è molto rara e non dipende da artrosi ma bensì da neoplasie e fratture importanti.

Dolore cervicale e alimentazione

Gli esperti collegano il dolore cervicale alla cistifellea e al fegato. In questa prospettiva è utile consumare verdure come cicoria, radicchio, cime di rapa, carciofi, ortica  indivia belga, dal gusto amaro. Vanno evitate farine raffinate, latte e derivati, carne e in generale grassi contenuti negli alimenti di origine animale.


Cervicale: quali esami effettuare per la diagnosi

Lo specialista che dovrà accertarsi della presenza di cervicale è il neurologo, il quale durante la visita evidenzierà la presenza di pressioni alle radici nervose e sul midollo spinale. Lo specialista potrà consigliare anche una radiografia o TAC oppure risonanza magnetica a sua discrezione, per verificare l'entità del problema.
 E' inoltre importante recarsi per tutti gli accertamenti del caso e per le successive cure presso strutture sanitarie dove sono presenti reparti di Ortopedia e Traumatologia. 


Nel frattempo ci sono alcuni rimedi per tenere il dolore sotto controllo.

  • Uso di analgesici;
  • Collare ortopedico;
  • stretching e attività fisica;
  • Massaggi professionali;
  • Uso creme antidolorifiche;
  • Compresse all'aglio ( potere antinfiammatorio);
  • Integratori antinfiammatori come l'Aloe


Esistono inoltre molti esercizi che è possibile fare per ridurre l'infiammazione



         




Gambe pesanti e senso di gonfiore dipendono dalla circolazione


Spesso in estate, capita sopratutto alle donne di sentire un senso di stanchezza e gonfiore alle gambe. Sono le caviglie e le gambe a risentire di questi disturbi.
Le alte temperature infatti come l'umidità fanno sì che si abbia una dilatazione delle vene. In più le donne soggette a cambiamenti ormonali nella stagione estiva possono avere disturbi notevoli legati alle gambe.

Cosa fare per alleggerire le gambe e favorire la circolazione:


  • Fare molta attività fisica (passeggiate, meglio al mare o in piscina);
  • Perdere peso con una dieta mirata;
  • Introdurre nell'alimentazione molta frutta e verdura rossa;
  • Affidarsi a un buon integratore facendosi consigliare dal medico di base;
  • Non accavallare le gambe e quando si è seduti cercare di muovere gambe e caviglie;
  • Non stare seduti più di due ore ma camminare anche in casa ad intervalli regolari;
  • Usare creme rassodanti per il corpo e massaggiare più volte al giorno;
  • Preferire docce fresche e tiepide frequenti;
  • Bere molta acqua, in quanto diluisce il sangue permettendo una circolazione ottimale
Molti sono gli esercizi che si possono fare anche a casa o al lavoro fra una pausa e l'altra






Con questi rimedi si eviterà il ristagno del sangue favorendo la circolazione sanguigna. 


giovedì 27 luglio 2017

Cosa fare dopo la diagnosi di tumore Ecco alcuni consigli utili


Quando viene diagnosticato un tumore la vita delle persone cambia. Mutano i comportamenti e lo stile di vita sia della persona colpita sia di chi gli sta accanto. Spesso di va in panico o depressione e si vive male.
Oggi ci sono molti strumenti per fronteggiare questo stato di cose.
Infatti la storia recente dimostra come sempre più persone guariscono completamente oppure convivono con la malattia per lunghi anni.

Life style slow - un nuovo stile di vita

La prima cosa da fare è far passare il giusto tempo per assimilare e abituarsi alla notizia; all'inizio infatti la diagnosi può sembrare una doccia fredda ed è pur sempre uno choc. I pensieri corrono velocemente sul da farsi, la paura e l'ansia si impossessano delle persone coinvolte creando una situazione non ottimale per la risoluzione del problema.

Con la ritrovata calma si potrà iniziare a valutare l'entità del problema, le possibili cure e così via. Il buon rapporto con il medico è fondamentale.

La seconda cosa da fare è non chiudersi totalmente in sé stessi senza rapporti con l'esterno. Poche persone (amici stretti e parenti) dovranno sapere lo stato delle cose, per dare il loro apporto e sostegno. Si dovrà creare dunque un piccolo gruppo di sostenitori. Tutto questo potrà essere utile anche per avere un supporto emotivo (spesso si potranno avere crisi di pianto o sfoghi - tutto normale)

La terza cosa da fare è quella di fare piccoli programmi e progetti, che riguardino lo stile di vita; ad esempio fare passeggiate, organizzare gite o viaggi, proporsi di perdere peso o migliorare l'alimentazione.Insomma ottimismo a tutta forza. 

In generale è molto importante avere e continuare una buona vita sociale, leggere e fare lunghe passeggiate e attività fisica, che aiuta molto l'umore. Conservare un buon umore è di vitale importanza 

Eco biocosmesi

Le storie di stile libero

lunedì 24 luglio 2017

Demenza: esistono fattori a rischio e si può prevenire


Molti sono i fattori che possono determinare o aggravare gli stati di demenza senile. Innanzitutto è importante condurre un sano stile di vita, con grande attenzione all'alimentazione e all'attività fisica.

La rivista Lancet ha voluto creare una commissione internazionale per identificare i fattori responsabili della demenza. Lo studio ha l'obiettivo di ridurre i casi di questa patologia.

Il rapporto è stato presentato alla conferenza Alzheimer's Association International di Londra, come resoconto di diversi studi effettuati sul tema, con il proposito di arrivare entro breve a cure a basso costo e alla diagnosi precoce. 

Dagli studi è emerso fra le tante cose che aumentare il grado di istruzione aiuta molto nella prevenzione. Le altre misure importanti contro la demenza sono: evitare la perdita di udito, prevenire l'obesità e l'ipertensione, ridurre il rischio di diabete, smettere di fumare. Inoltre è importante fare attività fisica e intrattenere rapporti sociali.

Il fattore psicologico e sociale è di fondamentale importanza; infatti è importante avere una discreta vita sociale e combattere la depressione.  L'integrazione genetica può aiutare molto.
 
Dagli studi combinati è emersa l'efficacia di trattare la patologia prima con metodi collegati far di loro, come stimolare la memoria con la lettura e i rapporti sociali, e solo come ultima spiaggia con farmaci.

Stile libero




giovedì 20 luglio 2017

Proteine e movimento per rinforzare muscoli e ossa degli anziani


Numerosi studi sono stati condotti sulla perdita di massa muscolare e di deperimento di ossa dopo i cinquant'anni. 

Per migliorare le ossa, specie nelle donne in menopausa sono necessari alcuni minuti di corsa o attività intensa.

E' di fondamentale importanza negli anziani avere una buona salute delle ossa, perché ciò riduce il rischio di fratture, in seguito ai cambiamenti ormonali  e al rischio di osteoporosi. Sottoporre il muscolo ad una intensa attività contraendolo stimola la formazione dell'osso. 

I ricercatori dell'Università di Exeter, hanno studiato 2500 donne confrontando i loro livelli di esercizio fisico in determinati periodi. Da questo studio è emerso che la salute delle ossa delle donne che si sottoponevano ad una intesa attività fisica per circa 60-120 secondi (da 1 a 2 minuti circa), è migliorata del 4%.
Ovviamente la percentuale sale in base al tempo dedicato all'attività.

Da uno studio pubblicato su Plos One, invece è emerso che esistono dei nutrienti che se assunti regolarmente riescono a migliorare la massa muscolare e ridurre il rischio di sarcopenia ( perdita 2-3% all'anno di massa muscolare), che avviene dopo i 50.

I nutrienti sono la creatina, siero latte, calcio, olio di pesce e vitamina D.
Di fondamentale importanza è la prevenzione, la quale si fa sopratutto conducendo uno stile di vita sano, facendo molto movimento,  con una sana alimentazione e l'assunzione se necessario di integratori mirati: Integrazione genetica

Le storie di Stile libero



mercoledì 19 luglio 2017

Uno studio autorevole dimostra che dalla colazione dipende una buona salute

Lo studio è stato pubblicato dal Journal of Nutrition e ha preso in esame più di 50.000 soggetti, monitorando le loro abitudini per 7 anni. 

Secondo gli esperti sembra proprio che fare della colazione il pasto principale aiuta a dimagrire e a restare in forma perfetta. 

I ricercatori della School of Public Health di Loma Linda, California hanno sottoposto i soggetti ad un questionario. Da quì sono emerse le abitudini alimentari e si è evidenziato che chi consumava uno o due pasti al giorno ha avuto un calo del peso. 

Chi invece consuma tre pasti più spuntini e merende tende ad ingrassare. Inoltre la ricerca ha evidenziato che chi ha l'abitudine di fare una colazione abbondante tende a dimagrire, rispetto a chi preferisce come pasto principale il pranzo o la cena. 

In passato altri studi hanno dimostrato l'importanza di una colazione abbondante, però quest'ultimo studio ha preso in esame un campione di persone molto ampio.
I risultati ottenuti dalla ricerca saranno presentati alla Conferenza Internazionale sulla Nutrizione in Medicina a Washington. 

Stile libero

Nutraceutica


giovedì 13 luglio 2017

Incendi e fumo cosa provocano sulla salute


L'Arpac ha diffuso un documento con i dati relativi alla concentrazione di polveri sottili nell'aria; Il primato spetta a Giugliano in Campania. 
Negli ultimi giorni nel centro sud è guerra; Sicilia e Campania in particolare sono le regioni maggiormente colpite da incendi e roghi tossici. Alla base c'è la mano dell'uomo, di organizzazioni criminali e di piromani. 



Il fumo sprigiona polveri sottili, per questo negli ultimi giorni gli esperti stanno monitorando la concentrazione di queste ultime nell'aria.

L'Arpac ha fornito i dati delle ultime rilevazioni attraverso un documento scaricabile Nota stampa Arpac

Nelle province di Avellino, Benevento e Salerno le polveri sottili sono arrivate a Pm10 e Pm25.
Dai dati rilevati dall'Arpac il dato allarmante arriva da Giugliano, in prossimità dello Stir dove l'11 luglio si registrava una soglia di 122. 
Basti pensare che negli altri comuni la concentrazione media in quel giorno arrivava a 50 microgrammi/metrocubo, mentre nel comune di Acerra la concentrazione media è di 71 e a Nocera Inferiore il valore raggiunge 80.

Come limitare i danni per la salute:

  • Usare mascherine o filtri antismog;
  • Bagnarsi spesso ed effettuare docce frequenti;
  • Evitare di uscire;
  • Chiudere porte e finestre finestre;
  • Bere molta acqua;
  • Bere al mattino a stomaco vuoto acqua e limone appena tagliato;
  • Purificare l'aria in casa con olio essenziale di lavanda;
  • Piante da appartamento (rilasciano ossigeno);
  • Integratori a base di Aloe per disintossicare e depurare l'organismo







mercoledì 12 luglio 2017

Estate Attenzione al sole come scoprire i fototipi


Non è necessario andare al  mare per usare la crema protettiva. Infatti anche in città o sul terrazzo di casa possiamo essere colpiti dai raggi ultravioletti del sole.
Spesso anche senza accorgersene possiamo essere colpiti dai raggi del sole e scottarci. Una cattiva esposizione al sole può provocare eritemi, scottature e alla lunga anche problemi ben più gravi. Bisogna anche fare attenzione ai prodotti che si usano, questi ultimi devono essere di ottima qualità.

Cos'è il Fototipo? Il fototipo  è una classificazione utilizzata in dermatologia, determinata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle. Conoscere il proprio fototipo è importante per adeguare i propri comportamenti per l'esposizione al sole. 

Ecco quali sono i fototipi:

  • Fototipo 1: Pelle molto sensibile e chiara con lentiggini. In questo caso bisogna usare sempre una crema 50+ per proteggersi dal sole;

  • Fototipo 2: pelle sensibile, chiara con possibili eritemi. Protezione 50+ sempre;


  • Fototipo 3: Pelle sensibile e olivastra. In questo caso protezione completa fra i 30+ e i 50+;


  • Fototipo 4-5: Resistente e pelle molto olivastra, abbronzatura rapida. Bisogna esporsi comunque in modo graduale e sempre usando una crema a protezione alta, evitando sempre le ore calde dalle 12 alle 16;

  • Fototipo 6: Pelli scure. Questo tipo di pelle è più protetto dagli effetti del sole, ma va usata comunque la protezione e gli occhiali da sole.  
Inoltre in estate va usato un abbigliamento comodo e che protegga dal sole; gli occhiali da sole sono importanti; è necessario mangiare frutta e verdura e bere molta acqua. Sono molto importanti gli integratori di magnesio.

E' molto importante usare cappelli e portarsi dietro foulard. Le creme vanno usate sempre anche quando la pelle è abbronzata.