mercoledì 29 novembre 2017

Ecoterapia per curare ansia e diabete

Si chiama Ecoterapia e consiste nell'immergersi nella natura per curare mente e spirito. Molti studi, anche in passato avevano dimostrato che il contatto con la natura agisce positivamente sulla salute delle persone.
Oggi arriva la conferma dall'Università di Essex, dove i ricercatori hanno dimostrato che 9 pazienti su 10 hanno manifestato di essere meno depressi dopo una passeggiata nel parco.


L'ecoterapia già esiste negli Stati Uniti

Robert Zarr è il direttore della no-Profit Park RX America and Unity Healthcare, con sede a Washington, che insieme a 50 sanitari prescrive passeggiate nel parco con programmi basati su alcuni esercizi, che aiutano i pazienti a guarire.




L'ecoterapia prevede percorsi particolari, attraverso cui i pazienti si immergono totalmente nella natura, concentrandosi sulle foglie e gli alberi, sul canto degli uccelli e sul rumore dei corsi d'acqua. Queste passeggiate - terapie restituiscono tranquillità a mente e corpo.

L'esperimento continua ed è a costo zero; madre natura accoglie e guarisce, rinvigorisce lo spirito e dona una grande dose di buon umore, ingrediente indispensabile per affrontare qualsiasi cosa, perfino una malattia.

Se c'è un parco vicino casa vostra cosa aspettate? Iniziate subito l'ecoterapia!




Parodontite causa di diabete e malattie cardiovascolari

Sono oltre due milioni gli italiani che ogni anno ricorrono a cure dentistiche a causa della parodontite, in particolare a impianti e dentiere. La parodontite è la causa principale delle prestazioni dentistiche e cosa circa 2,5 milardi di euro all'anno. Il Servizio sanitario nazionale copre solo il 5,4% delle prestazioni.

Durante il VI Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute promosso da FederAnziani a Rimini è emerso da un documento presentato dalla Società italiana di Parodontologia e Implantologia che vi sono numerose criticità nell'ambito della salute orale e lo stesso documento propone soluzioni per la prevenzione e la cura delle principali patologie dei denti, in particolare della parodontite.


Cos'è la Parodontite
La sesta malattia cronica più diffusa al mondo. 

La Parodontite è un'infiammazione che causa la distruzione dei tessuti che assicurano stabilità ai denti, provocando la caduta di questi ultimi. La gengiva e il legamento parodontale , il cemento radicolare e l'osso alveolare fungono da sostegno al dente. La Parodontite si manifesta con il sanguinamento delle gengive e una maggiore mobilità dei denti. La comparsa delle gengivite è dovuta alla placca, dietro la quale si nascondono minuscoli residui di cibo. Da questa condizione nella nostra bocca proliferano batteri che attaccano la superficie del dente danneggiandola.


La Parodontite è la seconda fase di una gengivite grave, che causa un solco gengivale, una tasca paradontale fra gengiva e dente. Placca, tartaro e batteri attaccano il tessuto circostante i denti fino a provocarne la caduta.
La Società Italiana Parodontologia, in occasione del VI Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute  ha proposto di intensificare le azioni della Sanità Pubblica, in collaborazione con gli specialisti, cardiologi, diabetologi per una maggiore informazione e prevenzione della parodontite. aterosclerosi e osteoporosi 

I numeri della Parodontite

La Parodontite colpisce oltre il 50%degli italiani; nel 10-14% dei casi, le forme gravi possono aumentare il rischio di malattie croniche come il diabete e le patologie cardiovascolari. In Italia l'informazione è la prevenzione per la parodontite sono ancora scarse; infatti, molte persone non sanno di essere affette da questa patologia.



La prevenzione e la cura

La prevenzione inizia fin da bambini, con una buona igiene orale e il controllo della placca. Le visite specialistiche da un parodontologo sono importanti per sottoporsi ad un test di rischio, con test microbiologico per verificare se vi sono fattori genetici. Alcune patologie come sono correlate ai batteri presenti nella bocca, per questo motivo è bene tenere sotto controllo queste malattie. In alcuni casi possono essere presenti lesioni della mucosa orale. In questi casi è necessario rivolgersi ad uno stomatologo; una biopsia potrebbe consentire di rilevare lesioni in fase pre-cancerosa. 



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sabato 25 novembre 2017

100 malattie croniche e rare riconosciute dal Ministero della Salute


Dopo 15 anni la Sanità italiana riconosce 100 malattie rare e croniche e sono aggiornati i Lea - Livelli Essenziali di Assistenza. le novità sono diverse: arrivano nuove terapie come l'adroterapia - radioterapia per la cura dei tumori al cervello, l'enteroscopia, una piccola con microcamera ingeribile, per la gastroscopia, l'estensione dei vaccini  contro il papollomavirus e pneumococco.


Inseriti nell'assistenza anche gli arti artificiali a tecnologia avanzata.  Rientrano, inoltre nei Lea oltre 100 nuove malattie, fra cui  la sarcoidiosi, la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave. La celiachia e la sindrome di Down diventano malattie croniche. Si pensa che dopo questo aggiornamento circa 300 mila persone saranno coperte dal Sistema sanitario nazionale. 




Esenzione per le malattie croniche
L'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha affermato che le malattie croniche devono usufruire di esenzione e prestazioni specialistiche gratuite. Vi è un nuovo elenco redatto dal Ministero della salute disponibile in forma di banca dati delle malattie croniche che necessitano di assistenza ed esenzioni, una volta individuate le condizioni in base ai criteri del decreto legislativo 124/98.  

L'importanza delle vitamine nell'insorgenza delle malattie
Le vitamine sono importanti per uno stato fisico soddisfacente, anche se ce ne sono alcune che sono fondamentali come la vitamina D. Questa vitamina è di vitale importanza per le ossa; la sua mancanza provoca una demineralizzazione delle ossa. Sono 800 mila gli italiani a rischio invalidità per malattie reumatiche. 




Dove si trova la vitamina D

La vitamina D si trova nel salmone, nello sgombro, nel tonno, negli integratori vitaminici e infine l'esposizione al sole. Il sole fa sì che il nostro organismo produca vitamina D

Quali malattie provoca la mancanza di Vitamina D?


  • ansia;
  • crampi muscolari;
  • asma;
  • stanchezza;
  • mal di testa; 
  • diarrea;
  • problemi alla vescica;
  • depressione;
  • pressione arteriosa;
  • malattie cardiovascolari;
  • artrite reumatoide;
  • Sclerosi multipla;
  • diabete;
  • cancro

In base ad alcuni studi effettuati si è dimostrato che l'incidenza nella percentuale di affetti da sclerosi multipla è più alta nelle zone più lontane dall'equatore e quindi più lontane dal sole. 

Alcuni ricercatori della Harvard School of Public Health hanno condotto uno studio, secondo il quale la vitamina D, riuscirebbe a rallentare e ridurre la gravità della sclerosi multipla






Le vitamine sono sostanze di natura organica, contenute negli alimenti, indispensabili per il buon funzionamento, l'accrescimento e il mantenimento dell'organismo. Esse non hanno funzioni energetiche o strutturali, ma intervengono con compiti specifici in reazioni chiave del metabolismo, permettendone lo svolgimento.
In aggiunta a questi ruoli, da tempo conosciuti, è inoltre emerso che almeno due di esse, la vitamina A e la vitamina D, sono capaci di interagire direttamente con il DNA, determinando la trascrizione delle informazioni geniche.


Cos'è La Prevenzione e come farla?
Esiste uno strumento di prevenzione che non tutto conoscono; è il test genetico.
Cos'è il Dna?
Il DNA è una molecola chimica che si trova all’interno di tutte le cellule del nostro organismo, ad eccezione dei globuli rossi. Ha la forma di una doppia elica, una struttura vagamente simile a una scala a chiocciola. La parte più importante di questa scala sono i gradini, che nel DNA si chiamano basi azotate. Le basi azotate sono disposte a coppie una di seguito all’altra per tutta la lunghezza della doppia elica, e possono essere di quattro tipi diversi: A come “adenina”, C come “citosina”, G come “guanina” e T come “timina”. Le basi azotate sono importantissime, perché sono le lettere di cui è composto l’alfabeto del DNA, e a seconda dell’ordine in cui sono disposte possono dare istruzioni diverse al nostro organismo.

Il Genoma  Perché è importante

L’insieme di tutti i geni di un organismo (noi umani ne abbiamo circa 20mila) è chiamato “genoma”: possiamo immaginarlo come un grande manuale di istruzioni per realizzare un intero organismo. Da quando è stata completata la prima bozza del genoma umano nel 2001, la ricerca scientifica ha fatto nuove ed entusiasmanti scoperte, e oggi sappiamo molte cose sul modo in cui i nostri geni influenzano la nostra salute.
L'Analisi genetica
Nonostante la maggior parte del nostro genoma (DNA) sia identica, vi sono delle piccole differenze di sequenza che, insieme all'influenza ambientale (stili di vita, alimentazione) concorrono a determinare quell'individualità che è caratteristica dei diversi esseri umani. Gran parte della variabilità del genoma dei diversi individui è riconducibile agli SNP, cioè la sostituzione di una lettera con un’altra: ad esempio la presenza di una G invece che una T, o una G al posto di una A. Fortunatamente, la maggior parte dei 10 milioni di possibili variazioni non cambia in maniera sostanziale una proteina, ma ne modifica in modo sottile la funzione, o ne altera i livelli di espressione. La genotipizzazione (genotyping) è la procedura che permette di determinare gli SNPs di un determinato individuo. Con questa analisi è possibile individuare le nostre caratteristiche genetiche più importanti, quelle che possono influire sulla nostra salute, e mettere a punto delle cure e delle strategie di prevenzione personalizzate sul nostro particolare profilo genetico.

Il test genetico
Un test genetico è un esame del DNA, eseguito analizzando un semplice campione di saliva, che ricerca la presenza di alcune varianti nei tuoi geni responsabili del tuo stato di salute. Il test genetico non è funzionale a una diagnosi né a una prognosidella malattia. L’obiettivo è quello di individuare dei fattori di predisposizione

Tutti noi siamo abituati a fare le analisi del sangue le quali però riescono a rivelarci una malattia solo quando è in atto. Per esempio, quando abbiamo il colesterolo o l’omocisteina alti non abbiamo solo un indice di rischio maggiore di sviluppare malattie cardio – circolatorie ma, purtroppo, abbiamo già in atto uno squilibrio metabolico per il quale bisogna ricorrere a delle vere e proprie terapie. 

Sapere invece, che abbiamo una predisposizione, scritta nel nostro DNA significa cercare di conservare il proprio benessere, semplicemente assumendo gli integratori giusti e correggendo il proprio stile di vita in modo mirato.

venerdì 24 novembre 2017

Nevrite e polinevrite: come accorgersi di sintomi e cause

La nevrite è un'infiammazione che colpisce muscoli e nervi (sistema nervoso periferico);  i sintomi di questa patologia possono disorientare il paziente perché spesso sono comuni anche ad altre patologie come le influenze e i reumatismi. tali patologie rientrano nell'ambito delle malattie neurodegenerative e malattie metaboliche. 

La polinevrite

La polinevrite attacca nervi periferici diversi, provocando forti dolori, stanchezza, senso di pesantezza. I sintomi non vanno trascurati, perché una diagnosi tarda, porterebbe all'insorgenza di paralisi degli arti. In fase iniziale la malattia potrebbe manifestarsi con disturbi gastrointestinali e infezioni alle vie respiratorie.
E' importante che la diagnosi arrivi tempestivamente, per non permettere che il quadro clinico si complichi.
Le complicazioni a cui potrebbe andare incontro chi è affetto da polinevrite sono ipertensione, trombosi venose profonde, gravi patologie cardiache.
Nel decorso della malattia è molto importante lo stato di salute del paziente; spesso altre patologie potrebbero aggravare la situazione.


Le cause

Le cause che sono alla base dell'insorgenza di nevriti e polinevriti non sono del tutto note; alcuni esperti hanno avanzato delle ipotesi e si è arrivati a distinguere diverse cause all'origine:
  • Cause derivanti da infezione (herpes, mononucleosi, influenza, HIV);
  • Cause derivanti da contatto con sostanze tossiche (ossido di carbonio, piombo ecc.);
  • Cause derivanti dall'uso eccessivo di alcol;
  • Cause derivanti da mancanza di Vitamina B12  - polinevrite carenziale;
  • Cause derivanti da diabete mellito;
  • Nevrite o polinevrite genetica   
Le cure
Prima di iniziare qualsiasi terapia vanno individuate le cause che hanno provocato l'insorgenza della patologia. Lo specialista può prescrivere al paziente diversi tipi di analisi ed esami diagnostici come la Ves (per accertare uno stato di infiammazione), creatinchinasi (per verificare danni ai muscoli). A volte si rende necessario ricorrere ad una tac o risonanza magnetica, biopsia del muscolo. Per accertare che la malattia abbia origine da un fattore genetico bisognerà sottoporsi ad un test genetico. Negli ultimi anni i test genetici servono ai medici per comprendere se una malattia sia genetica; molto spesso malattie cardiovascolari e neurodegenerative hanno una forte componente genetica.   

La cura sarà diversa in base al tipo di evento che ha scatenato la nevrite. Nei casi di infezioni bisognerà agire attraverso una terapia a base di farmaci antinfiammatori, se la malattia è causata dall'abuso di alcol, bisognerà innanzitutto astenersi dall'alcol e seguire una dieta ricostituente.
In Italia sono circa 800 mila le persone a rischio invalidità per malattie reumatiche. anche attraverso l'alimentazione si potrà fare cura e prevenzione, preferendo la verdura ogni giorno, diminuendo il consumo di zuccheri e carne, che aumentano lo stato infiammatorio nell'organismo.
Per verificare e controllare l'infiammazione saranno utili alcuni esami, fra cui la VES.

Per quanto riguarda la polinevrite carenziale, molto diffusa nei soggetti con mancanza di vitamine del gruppo B, in particolare della vitamina B12 è importante sopperire attraverso l'alimentazione e l'integrazione allo stato carenziale.

Perchè la vitamina B12 è tanto importante?

La B12 contribuisce insieme all'acido folico alla formazione dei globuli rossi; è importante per il normale funzionamento del metabolismo del tessuto nervoso e contribuisce alla produzione di DNA. Molte ricerche condotte sulla vitamina B12 hanno evidenziato che: 

  • riduce la crescita del cancro del sistema nervoso;
  • migliora i disturbi legati a osteoartrite e osteoporosi

Dove si trova la  Vitamina B12 (cianocobalamina)

La vitamina B12 si trova naturalmente nella carne, nel pesce, come l'aringa, le sardine, lo sgombro, nelle uova, nei molluschi, nel latte e nei suoi derivati. Spesso, però non è sufficiente attingere alle fonti naturali, per problemi legati all'età o all'incapacità di assorbimento di questa vitamina. In questi casi sarebbe preferibile  ricorrere ad integratori di vitamina B12. Alcuni specialisti, quando strettamente necessario, consigliano perfino fiale di vitamina B12.

Nutraceutica
Il termine Nutraceutica (coniato dal Dr. Stephen Defelice nel 1989), è l’unione tra le parole “nutrizione” e “farmaceutica”. La Nutraceutica studia la funzione benefica che molti alimenti hanno sulla salute umana. Gli alimenti nutraceutici vengono anche definiti alimenti funzionali, pharma food o farmalimenti.
Quindi un nutraceutico è un “alimento-farmaco” ovvero un alimento salutare che associa ai suoi componenti nutrizionali le proprietà curative di principi attivi naturali estratti da piante di comprovata e riconosciuta efficacia.
La produzione degli integratori avviene in officine ITALIANE, con materie prime certificate e di ottima qualità. Sia i fitoestratti che le piante officinali utilizzate nella produzione degli integratori vengono coltivate biologicamente in filiera certificata ISO 22000 all’interno del Parco Nazionale del Pollino
I prodotti sono suddivisi in 5 aree che ne identificano le caratteristiche: Anti-Aging, Benessere Quotidiano, Integrazione Funzionale, Integrazione Genetica, Controllo del Peso.

Nutragenomica
La Nutrigenomica è una scienza che riesce a combinare la genetica con la nutrizione, cercando di svolgere un attivo ruolo preventivo, in difesa dell’organismo. Nell’ultimo decennio si sono moltiplicati gli studi e le ricerche in campo nutrigenomico, attraverso l’elaborazione di test genetici volti a svelare le mutazioni, responsabili di alcune delle più comuni e gravi patologie, quali il diabete, l’ipercolesterolemia, le intolleranze alimentari e il cancro, ma anche attraverso un’attenta indagine sui benefici che alcune categorie di alimenti apportano se introdotti preferenzialmente nella dieta.
La Nutrigenomica ha aperto una nuova frontiera ed ha creato un nuovo approccio scientifico, imperniato sulla prevenzione e sulla diagnosi genetica combinate insieme. Una corretta e mirata nutrizione unita alla diversità genotipica di ciascun individuo ha chiarito non solo le linee guida per la prevenzione di un vasto numero di patologie ma ha permesso lo sviluppo di nuove terapie sperimentali, coadiuvanti la cura ed il miglioramento di malattie complesse, quali:

  • Malattie metaboliche
  • Malattie neurodegenerative
  • Malattie neoplastiche
  • Danni da stress ossidativo-Invecchiamento
La Nutrigenomica studia gli effetti che il cibo ha sull’espressione genica, su come l’informazione contenuta nel nostro DNA viene trasformata in proteine.

fonte: Sito web Dna Solutions







                     

giovedì 23 novembre 2017

Sla: i risultati della Pet therapy in reparto



Due pastori bianchi sono entrati nel centro clinico NeMo di Arenzano in provincia di Genova, grazie al progetto "ConFido: quattro zampe in corsia". 
Il primo progetto di terapia assistita che coinvolge i cani, voluto da Mondovicino outlet Village e la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, ha dimostrato di poter dare benefici a pazienti affetti da Sla. 


Il progetto

Per la durata di quattro mesi il progetto ha visto coinvolti 50 pazienti. La metà di essi sono stati sottoposti a 170 sedute di  terapia assistita, mentre l'altra metà sono rientrati nel "gruppo di controllo", per permettere la valutazione dei risultati della sperimentazione. I risultati sono arrivati: è aumentata la motivazione del paziente, il suo equilibrio e un generale miglioramento delle condizioni rispetto al gruppo di controllo

800 mila italiani sono a rischio di invalidità per malattie reumatiche

I risultati dell'esperimento saranno presentati al simposio internazionale di Boston. Si spera che nascano nuovi progetti di questo genere e si permetta a strutture cliniche un ampliamento del raggio di applicazione.

Cos'è la Sla e quali sono le cause

La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia degenerativa, che compromette la funzionalità dei muscoli, perché attacca le cellule cerebrali che comandano i muscoli. Per ora si conosce molto poco di questa malattia rara. Gli esperti pensano a cause genetiche, di contatto con sostanze tossiche, carenza di vitamine necessarie per il sistema nervoso centrale, in particolare vitamine del gruppo B. La ricerca continua e si spera che nei prossimi anni si riesca a formulare farmaci che blocchino il processo degenerativo e che lo prevengano. 

Lavorare nella Nutraceutica                 Marketplace editoriale

mercoledì 22 novembre 2017

Scopri quali sono i danni che l'alcol provoca allo stomaco

Lo stomaco è uno degli organi più importanti nella fase digestiva e di assimilazione dei cibi. In questa sacca avviene un processo molto particolare: attraverso la mucosa presente nello stomaco, infatti, i nutrienti vengono metabolizzati e assorbiti successivamente dall'intestino.


Cosa avviene quando si fa abuso di alcol?

La mucosa gastrica ha la funzione insieme al fegato di metabolizzare ciò che si ingerisce; quando si ingerisce alcol, quest'ultimo una volta assorbito dall'intestino viene trasportato al fegato.
Chi fa un uso eccessivo di alcol, rischia di danneggiare la mucosa dello stomaco; spesso le cellule della mucosa si infiammano, non riuscendo a gestire il carico di alcol ingerito. 



L'infiammazione può dare origine a gastrite o ulcera gastrica. Il danno peggiore che può causare un uso eccessivo di alcol è un'anomalia in fase di digestione e assimilazione dei cibi
A causa di una forte infiammazione lo stomaco non riesce ad elaborare correttamente i cibi; ne consegue uno stato di malnutrizione, perché i nutrienti contenuti nei cibi non vengono assorbiti dall'organismo.



In secondo luogo in seguito ad un uso prolungato di bevande alcoliche, si potrebbero avere episodi di diarrea o vomito; condizioni che aggraverebbero il quadro dell'assimilazione dei nutrienti.
Il vino e la birra a differenza dei superalcolici, sarebbero meglio tollerati, perché in essi sono presenti sostanze naturali, più facilmente digeribili. Si consiglia, in tutti i casi, di consumare piccole quantità di bevande alcoliche e di condurre uno stile di vita più sano. 

Rimedi

Ridurre l'uso di alcol oppure eliminarlo completamente e ricorrere ad integratori vitaminici, per sopperire alle carenze alimentari. 




mercoledì 15 novembre 2017

Dieci Strategie contro l'ansia

L'ansia è un insieme di tanti elementi; Molto spesso ci si sente sopraffatti dagli impegni, dalla voglia di fare tutto e fare in fretta ed ecco che l'ansia diventa un problema più grande di noi.

Vi sono alcune strategie che si possono mettere in atto per combattere l'ansia, prima che ci prevarichi. 

  1. Camminare a testa alta - Molti studi hanno dimostrato che camminare a testa alta è il segreto del buon umore e aiuta l'autostima;
  2. Attività fisica - Praticare attività fisica con una corsa o una passeggiata veloce ogni mattina per almeno venti minuti attiva i centri nervosi, fa defluire il sangue al cervello, facendoci sentire più positivi ed energici;
  3. Non fotografare tutto sempre - Rilassarsi vuol dire anche godersi in santa pace una serata o un'uscita con gli amici, senza voler a tutti i costi immortalare alcuni momenti oppure oggetti e cose;
  4. Agire e non rimandare - Quando abbiamo un compito o un dovere da svolgere, aspettare o rimandare non fa altro che alimentare l'ansia;
  5. Allontanare le persone negative - Alcune relazioni hanno una pessima influenza sulla nostra autostima e spesso frasi, affermazioni e atteggiamenti ci rendono nervosi e agitati - Troncare queste relazioni può fare solo bene alla nostra salute psichica;
  6. Stop alla dipendenza da dispositivi elettronici - Il web ha migliorato la nostra vita, ma è anche vero che l'uso eccessivo di Smartphone e social aumenta tristezza e ansia - Staccare per un certo numero di ore al giorno è un'ottima abitudine;
  7. Oziare - Il dolce "far nulla", in un'epoca come la nostra dove si corre (non si sa dove), può sembrare blasfemo, ma in realtà stare soli e "perdere del tempo" è un toccasana per lo spirito e la mente. Nei momenti di pausa (la pausa deve essere fatta da tutto), non è vero che non si fa nulla; Quei momenti servono per ricaricare le batterie, per rigenerarsi - Anche quando sembra che non facciamo nulla, quel tempo non è mai sprecato;
  8. Riposare e Dormire - Per riposare e dormire bene bisogna prepararsi - E' necessario prendersi del tempo per rilassarsi e arrivare al momento del riposo già rilassati e sereni;
  9. Delegare - Se i doveri sono troppo e troppo ingombranti, è arrivato il momento di delegare - Non si può pretendere troppo da se stessi;
  10. Momenti piacevoli - Ritagliarsi durante la giornata piccoli momenti di relax e piacere - Può essere una doccia o un bagno caldo (il caldo rallenta le tensioni ai muscoli), il momento della colazione o della pausa caffè, dieci minuti per leggere il giornale o un libro (rigorosamente cartaceo) ; impariamo a staccarci di più dalla tecnologia, questo ci renderà più positivi e felici.



martedì 14 novembre 2017

Autismo: In arrivo un nuovo farmaco

L'autismo può esordire entro i primi tre anni di vita; in generale colpisce più i maschi che le femmine e nell'ultimo decennio le diagnosi sono raddoppiate. Da molti anni ci si interroga sulle cause scatenanti di questa patologia che interessa la sfera comportamentale e sociale del bambino, oltre a diversi disagi nello sviluppo intellettivo. 

Un nuovo farmaco in arrivo contro la sindrome dell'Autismo

Presso l'Istituto europeo di oncologia e all'Università statale di Milano, è in corso una ricerca scientifica, che coinvolge anche la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. 
Lo studio ha evidenziato uno dei geni del cromosoma 7, che risulta alterato in bambini con la sindrome di Autismo. Il gene in questione, interagisce con LSD1, un enzima responsabili di diversi tipi di patologie. 



La ricerca finora ha dimostrato che grazie alla somministrazione di farmaci contro l'enzima LSD1, alcuni circuiti molecolari riprenderebbero il corretto funzionamento. Da questa scoperta si apre un mondo e una nuova speranza per malattie relative al sistema nervoso e dello sviluppo.

Fino ad oggi si può dire che la scienza in questo campo abbia brancolato nel buio. La diagnosi spesso arriva tardi, dopo alcuni sintomi evidenti, rappresentati da chiusura totale o parziale alle relazioni sociali, compromissione nel linguaggio e nella comunicazione
Non avendo a disposizione elementi per individuare le cause dell'autismo, ogni terapia è stata fino ad oggi più o meno personalizzata. A volte la terapia prevede la somministrazione di farmaci, ma il metodo generale riguarda azioni da compiere in ambito sociale (le metodologie sono diverse).
Psicologi, terapisti psicomotricità dell'età evolutiva e neuropsichiatri infantili sono gli specialisti indicati a somministrare la giusta terapia per il bambino autistico; l'obiettivo è quello di inserire il bambino  nel tessuto familiare, nel modo più naturale possibile, senza troppi disagi.



La Prevenzione serve?

La diagnosi precoce è importante, perché si può intervenire subito con una terapia su misura. La diagnosi andrebbe fatta entro i due anni e la sorveglianza viene effettuata su bambini che hanno in famiglia casi di autismo


lunedì 6 novembre 2017

Uomini e geni. La medicina dell'individuo



La Repubblica e RSalute, sabato 11 novembre 2017 alle ore 10,30 presso il Museo del Risorgimento a Torino, presenteranno “Uomini e geni. La medicina dell’individuo”.

L’incontro, aperto al pubblico, sarà un’occasione per parlare di salute, di sanità, di medicina, di malattia.
L’individuo al centro della scena, con il suo sentire, e con la sua unicità di essere umano.

Le nuove frontiere della genetica mostrano alla medicina degli orizzonti impensabili fino a poco tempo fa. L’individualità della malattia nasce proprio da questo. Ognuno di noi è diverso, con un proprio DNA, e diverso è il reagire al male. Anche la medicina, aiutata dalla genetica, ha come obiettivo futuro quello di tracciare un profilo di terapia ad personam. I malati si assomigliano, ma non sono uguali.

Medicina dell'individuo - L'evento


L’incontro “Uomini e geni. La medicina dell’individuo” ha dunque come scopo, quello di promuovere un’idea innovativa: rendere protagonista l’esperienza individuale che ognuno di noi ha con la sua malattia, ripensandola in maniera più completa.

Nel corso della mattinata, oltre a vari incontri con esperti, l’attore Neri Marcorè tratterà il tema affrontato leggendo dei brani presi da testi di Molière, Pirandello e Tolstoj. All’evento parteciperanno anche: Mario Calabresi, Sergio Chiamparino, Lucia Del Mastro, Paolo Marchetti, Mario Melazzini e Giorgio Scagliotti. 

Scopri i tre segreti per vivere bene: Il luogo influisce sulla qualità della vita

Tantissimi sono gli studi scientifici che analizzano i rischi di vivere nelle città. In effetti chi vive in grandi metropoli rischia problemi alla vista, malattie come il diabete e finanche la depressione. I motivi sono semplici e innumerevoli; prima di tutto non esiste il contatto con la natura, grande fonte di energia, lo smog fa respirare male con i noti effetti dannosi alla salute, tra cui il diabete. La normale attività dell’occhio inoltre è caratterizzata da una regolare frequentazione di ambienti aperti esposti al sole. La mancanza di luce può causare danni agli occhi. 
Uno studio condotto dall’Institute of Psychiatry di Londra, inoltre ha evidenziato l’aumento di schizofrenia in chi vive in un centro abitato  rispetto a coloro che vivono lontano dalla città. 
In aumento anche i pericoli legati all’iperattività, in quanto la città impone uno stile di vita frenetico e freddo.  Il fenomeno dell’immigrazione è ancora in crescita nel nostro paese, spesso sempre più individui lasciano la propria terra in cerca di prospettive lavorative migliori. L’ideale sarebbe vivere in campagna, a contatto con la natura. Ma se ciò non fosse possibile è necessario seguire alcune regole basilari per ridurre il rischio di incorrere negli effetti negativi che la metropoli può causare:
  1. Cercare di creare un clima di cordialità almeno sul posto di lavoro e nel condominio in cui si vive. Sapere di avere un vicino di casa su cui poter contare è utilissimo. Non è necessario intrecciare rapporti stretti, basta il saluto, le due chiacchiere, la disponibilità, lo scambio di piccoli favori ( il sale, lo spicchio d’aglio) senza esagerare. 
  2. Sì ai week-end e alle giornate di vacanza fuori porta, all’aria aperta, in campagna, montagna e al mare. Si alla palestra o alla piscina, allo jogging nel parco.
  3. Ci sono alcuni cibi che contrastano la depressione. Sono risapute le qualità della cioccolata, che contiene feniletinammina, una sostanza che produce benessere ed euforia, come anche concedersi due o tre caffè al giorno.  La carne rossa, l’ananas e gli spinaci risvegliano l’attività cerebrale, mentre i cibi che rilassano, favorendo un sonno ristoratore sono i latticini, il latte con orzo, la zucca, banane, patate dolci e cereali integrali.


Oltre a tutti gli accorgimenti del caso, sempre più specialisti prescrivono integratori, anziché medicinali, per contrastare e prevenire tantissimi disturbi.


Dna Solutions

venerdì 3 novembre 2017

Perché mangiare cibi integrali fa bene alla salute?


Gli alimenti con farina integrale contengono sostanze utili per la salute. Si tratta di vitamine fondamentali, di proteine, carboidrati e fibra alimentare, la componente più nutriente per l’organismo. Negli integrali sono presenti importanti antiossidanti che aiutano a prevenire malattie cardiovascolari, combattono alcuni tipi di tumore, il sovrappeso e il diabete.


Cibi integrali e salute

Il cibo integrale aiuta il metabolismo a funzionare meglio e favorisce il transito intestinale. Le farine raffinate perdono con la crusca buona parte di fibra e di minerali, tale processo fa perdere anche tante vitamine. Infatti la farina è un prodotto naturale che apporta nutrienti importanti, ma perde le sue proprietà quando subisce numerosi processi per la raffinazione. Sono le farine integrali, ottenute al termine di lunghi processi chimici a nuocere alla salute e non la farina in generale. 
Chi consuma composti con farina non integrale nel lungo periodo rischia diabete e obesità, in quanto il livello di insulina tende ad aumentare, mentre i cibi integrali producono senso di sazietà controllando l’appetito. Numerosi studi hanno evidenziato effetti positivi sulla prevenzione dell' arteriosclerosi, sulla riduzione del colesterolo e per effetto diretto sulla coagulazione del sangue mangiare integrale riduce anche il rischio di trombosi. Infine i cereali integrali grazie ala forte concentrazione di antiossidanti, vitamine e minerali agiscono come antinfiammatori dopo il transito intestinale limitando il pericolo di infiammazione e altre patologie intestinali.

Il colesterolo: Il rischio maggiore

Il rischio peggiore che si corre mangiando prodotti con farine raffinate è il colesterolo alto. L'ipercolesterolemia è l'eccessivo innalzamento di LDL (lipoproteine, grassi), che può provocare, ischemie cerebrali e cardiache. I cibi che contengono maggiormente colesterolo sono: burro, lardo, latte e derivati, uova, crostacei, carni grasse, insaccati, biscotti e pane con farina bianca.

Quali alimenti integrali consumare

Gli alimenti più comuni sono il pane integrale, le fette biscottate, i cereali. Dalla farina integrale è possibile inoltre ottenere pizze, focacce e altri prodotti da forno. Molto spesso l'alimentazione può non bastare, l'apparato digerente già a partire dai trent'anni inizia ad assimilare una percentuale minore di nutrienti, minerali e vitamine essenziali per la sopravvivenza delle cellule. Per questo motivo è importante utilizzare integratori, con il parere del medico e assumere a cicli regolari fermenti lattici, che regolarizzano la flora batterica intestinale. 


Colesterolo, in arrivo un nuovo farmaco

Colesterolo e sale responsabili di alcuni tumori

Uno studio condotto in Canada, ha evidenziato l’aumento di alcuni tipi di tumore, quali quello allo stomaco, la leucemia, al rene, polmone, vescica, colon e seno, in soggetti che fanno uso di alimenti ad alto contenuto di colesterolo e sale. Oltre a ricorrere ad una dieta a ridotto utilizzo di grassi,  per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo si possono consumare alcuni alimenti che contrastano il suo assorbimento, relegandolo nell’intestino e rendendolo innocuo.

Life style slow - un nuovo stile di vita
Questi alimenti sono i legumi e le verdure, ortaggi, frutta, olio di soia, fibre e lecitina. Quando non è necessario eliminare completamente alimenti ricchi di colesterolo o ricorrere ad una terapia farmacologica sotto controllo medico, è sempre buona abitudine  ridurre le quantità di tali cibi, facendo in questo modo prevenzione e allo stesso tempo preservando la buona salute di cuore e cervello.
Numerosi studi, in passato sono stati diretti allo studio del DNA, attraverso cui conoscere le intolleranze e la predisposizione di ciascun individuo verso alcune patologie, e agire così prima della loro insorgenza.

In arrivo un nuovo farmaco -  In sperimentazione all'Università di Verona

Si tratta di oligonucleotidi antisenso, che sarebbero in grado di sabotare i geni che provocano l'accumulo di grassi. Negli Stati Uniti sono state già avviate le sperimentazioni, mentre in Italia, iniziate da poco hanno già dato i primi risultati. Infatti, i dati indicano una riduzione del 70% di colesterolo e trigliceridi.

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