Tantissimi sono gli studi scientifici che analizzano i rischi di vivere
nelle città. In effetti chi vive in grandi metropoli rischia problemi alla
vista, malattie come il diabete e finanche la depressione. I motivi sono
semplici e innumerevoli; prima di tutto non esiste il contatto con la natura,
grande fonte di energia, lo smog fa respirare male con i noti effetti dannosi
alla salute, tra cui il diabete. La normale attività dell’occhio inoltre è
caratterizzata da una regolare frequentazione di ambienti aperti esposti al
sole. La mancanza di luce può causare danni agli occhi.
Uno studio condotto dall’Institute of Psychiatry di Londra,
inoltre ha evidenziato l’aumento di schizofrenia in chi vive in un centro
abitato rispetto a coloro che vivono lontano dalla città.
In aumento anche i pericoli legati all’iperattività,
in quanto la città impone uno stile di vita frenetico e freddo. Il
fenomeno dell’immigrazione è ancora in crescita nel nostro paese, spesso sempre
più individui lasciano la propria terra in cerca di prospettive lavorative
migliori. L’ideale sarebbe vivere in campagna, a contatto con la natura.
Ma se ciò non fosse possibile è necessario seguire alcune regole basilari per
ridurre il rischio di incorrere negli effetti negativi che la metropoli può
causare:
- Cercare di creare un clima di cordialità almeno sul posto di lavoro e nel condominio in cui si vive. Sapere di avere un vicino di casa su cui poter contare è utilissimo. Non è necessario intrecciare rapporti stretti, basta il saluto, le due chiacchiere, la disponibilità, lo scambio di piccoli favori ( il sale, lo spicchio d’aglio) senza esagerare.
- Sì ai week-end e alle giornate di vacanza fuori porta, all’aria aperta, in campagna, montagna e al mare. Si alla palestra o alla piscina, allo jogging nel parco.
- Ci sono alcuni cibi che contrastano la depressione. Sono risapute le qualità della cioccolata, che contiene feniletinammina, una sostanza che produce benessere ed euforia, come anche concedersi due o tre caffè al giorno. La carne rossa, l’ananas e gli spinaci risvegliano l’attività cerebrale, mentre i cibi che rilassano, favorendo un sonno ristoratore sono i latticini, il latte con orzo, la zucca, banane, patate dolci e cereali integrali.
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