mercoledì 27 settembre 2017

I pazienti si affidano sempre di più alla rete


Il sito Miodottore.it svela la percentuale delle persone che si affidano al web per cercare informazioni sulla salute e sulla prevenzione.

Secondo la ricerca condotta, sembra che l'85% delle persone si affida al web per notizie sulla sanità, però più della metà non si fida e va oltre le informazioni trovate su internet, ritenendo che tali informazioni non siano comunque confermate da un esperto. Inoltre alcuni pensano che le notizie recuperate in rete non siano abbastanza chiare e facili da comprendere.

Antitetanica carente in tutta Italia

Il sito MioDottore.it , che si occupa di sanità privata e prenotazione visite on line, attraverso domande rivolte ad utenti e medici ha scoperto che gli utenti, dopo aver consultato la rete, cercano un secondo parere.
I pazienti cercano in seconda battuta una conferma o una smentita, a volte cercano altrove per evitare un confronto. Un altro dato emerso è che circa il 27% dei pazienti ama confrontarsi e condividere le loro esperienza con altre persone. 


Differente è il punto di vista dei medici. Dal sondaggio è emerso infatti una tendenza all'iperinformazione da parte del paziente. Questa tendenza se da alcuni medici è vista in modo negativo, perché notano nei pazienti molta diffidenza, da altri medici (solo il 18%) è vista come un valore aggiunto.

Prevenzione e Salute - Dna Solutions

In via generale il ricorso alla tecnologia per prenotare visite oppure per ricorrere alle prime informazioni è notevolmente aumentata negli ultimi anni. La maggior parte dei medici si è adeguata a questa tendenza operando anche on line, attraverso siti e permettendo prenotazioni e prime consulenze attraverso mail, social e anche messaggistica istantanea.

Sui social esistono numerosi gruppi dove le persone riescono a confrontarsi, condividendo consigli utili ed esperienze personali, come anche pagine dedicate alla Prevenzione, dove poter trovare informazioni utili per la salute.

Stile libero







martedì 26 settembre 2017

La ricerca sull'obesità Frutta secca per la dieta


Uno studio condotto dalla Loma Linda University School of Public Health e dalla International Agency for Research on Cancer  che ha visto al lavoro ben 35 ricercatori e pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition, ha scoperto il fondamentale ruolo ricoperto dalla frutta secca nelle diete. 
Secondo la ricerca che ha analizzato la massa corporea di oltre 300.000 persone, mangiare mandorle, noci, pistacchi e arachidi combatte l'aumento di peso, grazie al senso di sazietà che riescono a dare. 
In secondo luogo la frutta secca può tranquillamente sostituire i grassi animali, in quanto contiene proteine, vitamine e minerali importantissimi. I ricercatori infatti, raccomandano di mangiare una porzione di frutta secca al giorno, sopratutto a quelle persone che hanno deciso di eliminare dalla loro alimentazione le proteine animali (la carne).
Noci: vitamina B1, B2, B6 ed E, Omega3
Mandorle: calcio, potassio, rame, manganese, fosforo, ferro e zinco, magnesio, Vitamina E, Vitamina B2
Pistacchi: Calcio, ferro, magnesio, acido folico, riboflavina, tiamina, niacina, acido pantotenico
Arachidi: proteine vegetali, fibre, vitamine del gruppo B e potassio
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