La famiglia
tradizionale forse non esiste più. In passato i ruoli erano ben definiti.
Il Pater Familias era simbolo e capo della famiglia.
Sta di fatto che la presenza o l’assenza di madre e
padre, come l’educazione che inculcano influenzano lo stato emotivo dei figli.
Anche l’autostima, la fiducia in se stessi sono determinati
dai genitori.
La psicologia
si è occupata molto del ruolo dei genitori nello sviluppo e nella crescita del
bambino. In realtà la madre rappresenta la parte affettiva, il porto sicuro, la
casa, mentre il padre è l’esempio, rappresenta i valori e spinge il bambino a
rapportarsi con il mondo.
Un padre assente può provocare al bambino mancanza di autostima, problemi legati all’ansia. Questo modo di rapportarsi con
l’esterno è qualcosa che può restare anche quando il bambino diventa adulto.
Nella crescita come nel rapporto con i genitori l’aspetto
più rilevante è lo stato emotivo che ne deriva. Un rapporto difficile con i
genitori è qualcosa che ci porteremo dentro per tutta la vita e che
condizionerà le nostre scelte.
Ma non è mai troppo tardi per rimediare. Andando avanti
negli anni, è possibile se vogliamo cercare di migliorare il nostro rapporto
con nostro padre, se non è stato idilliaco.
Anche cercare figure alternative è un buon metodo. Molti
che non hanno avuto un padre, hanno fatto riferimento ad uno zio o un nonno.
Analizzare le nostre ansie o difficoltà a rapportarci con
gli altri anche alla luce di un rapporto difficile e tormentato con i nostri
genitori o con uno di essi, può essere un primo passo nella risoluzione di
qualche nostro piccolo problema.
L’importante è provarci, fare chiarezza e cercare di
capire e andare in fondo alla nostra anima; solo così riusciremo a migliorare.
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