Sperimentazione al via a Mantova in collaborazione con S. Matteo di Pavia
Si allarga la sperimentazione sul plasma iperimmune dei guariti come cura del Coronavirus. Parte infatti da Mantova un nuovo studio sui pazienti positivi al Covid delle rsa, le residenze socioassistenziali dove molte sono state le vittime del virus.
"E' una sperimentazione bellissima dal punto di vista etico - ha spiegato il direttore della Pneumologia dell'Asst Mantova Giuseppe De Donno - perché ci permette di salvaguardare la memoria storica del nostro Paese che sono gli anziani". E inoltre "è un progetto che mette anche un po' a riposo le nostre coscienze che in questo periodo hanno visto molta sofferenza" fra di loro.
Lo studio - ideato con il San Matteo di Pavia e che coinvolge anche le strutture di endocrinologia e andrologia del Careggi di Firenze - è aperto a "tutte le Rsa", ha assicurato il direttore dell'ASST Raffaello Stradoli durante la presentazione via Facebook, ma inizierà con la prima che ha dato la disponibilità, ovvero la Green Park di Mantova.
I pazienti saranno selezionati (in una prima fase 120) fra quelli che sono positivi al coronavirus e presentano polmonite con un quadro di insufficienza respiratoria non gravissima (a differenza di quanto previsto dal precedente protocollo). "Li tratteremo precocemente con il plasma e - ha precisato De Donno - ne documenteremo la guarigione".
Le infusioni del plasma donato da pazienti già guariti saranno eseguite al Poma di Mantova, i pazienti torneranno poi nella loro rsa dove saranno monitorati con controlli clinici e di laboratorio ogni 48 ore dagli specialisti dell'ospedale.
L'idea è nata alla luce del fatto che, se da un lato si allenta la pressione sugli ospedali per l'epidemia di Coronavirus, dall'altro "permane una criticità presso le rsa in cui sono numerosi i pazienti positivi" ha aggiunto il direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Poma Massimo Franchini, che è principal investigator dello studio in cui De Donno è co-investigator. L'obiettivo è valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia, oltre allo studio dei parametri di laboratorio a seguito dell'infusione del plasma.
"Non possiamo trovarci ancora di fronte alle difficoltà che abbiamo vissuto nei mesi scorsi. Le rsa - ha aggiunto Guerrino Nicchio fondatore e presidente Gruppo Mantova Salus di cui fa parte Greeen Park -,non dovranno mai sostituire gli ospedali, quindi questa collaborazione è fondamentale".
"E' una sperimentazione bellissima dal punto di vista etico - ha spiegato il direttore della Pneumologia dell'Asst Mantova Giuseppe De Donno - perché ci permette di salvaguardare la memoria storica del nostro Paese che sono gli anziani". E inoltre "è un progetto che mette anche un po' a riposo le nostre coscienze che in questo periodo hanno visto molta sofferenza" fra di loro.
Lo studio - ideato con il San Matteo di Pavia e che coinvolge anche le strutture di endocrinologia e andrologia del Careggi di Firenze - è aperto a "tutte le Rsa", ha assicurato il direttore dell'ASST Raffaello Stradoli durante la presentazione via Facebook, ma inizierà con la prima che ha dato la disponibilità, ovvero la Green Park di Mantova.
I pazienti saranno selezionati (in una prima fase 120) fra quelli che sono positivi al coronavirus e presentano polmonite con un quadro di insufficienza respiratoria non gravissima (a differenza di quanto previsto dal precedente protocollo). "Li tratteremo precocemente con il plasma e - ha precisato De Donno - ne documenteremo la guarigione".
Le infusioni del plasma donato da pazienti già guariti saranno eseguite al Poma di Mantova, i pazienti torneranno poi nella loro rsa dove saranno monitorati con controlli clinici e di laboratorio ogni 48 ore dagli specialisti dell'ospedale.
L'idea è nata alla luce del fatto che, se da un lato si allenta la pressione sugli ospedali per l'epidemia di Coronavirus, dall'altro "permane una criticità presso le rsa in cui sono numerosi i pazienti positivi" ha aggiunto il direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Poma Massimo Franchini, che è principal investigator dello studio in cui De Donno è co-investigator. L'obiettivo è valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia, oltre allo studio dei parametri di laboratorio a seguito dell'infusione del plasma.
"Non possiamo trovarci ancora di fronte alle difficoltà che abbiamo vissuto nei mesi scorsi. Le rsa - ha aggiunto Guerrino Nicchio fondatore e presidente Gruppo Mantova Salus di cui fa parte Greeen Park -,non dovranno mai sostituire gli ospedali, quindi questa collaborazione è fondamentale".
fonte: (ANSA) - (di Bianca Maria Manfredi)
Nessun commento:
Posta un commento