domenica 10 dicembre 2017

Trocanterite: cure e rimedi


La trocanterite, chiamata anche borsite trocanterica è una patologia che riguarda l'anca, in particolare la parte sporgente; si tratta di un'infiammazione dei tendini, anche se questa teoria non è avvalorata da molti esperti, la maggior parte dei quali parla di "sindrome dolorosa trocanterica".
La trocanterite colpisce più le donne che gli uomini; spesso si verifica negli sportivi, specie i corridori.

Il dolore colpisce i tessuti che avvolgono l'osso e non interessa direttamente l'osso.



Le cause possono essere di diversa natura:


  • cadute e piccoli incidenti (traumi);
  • eterometria: differenza di lunghezza fra le due gambe;
  • postura sbagliata e movimenti ripetitivi riguardanti la zona fra gamba e anca;
  • conseguenza di interventi chirurgici all'anca;
  • compressione della zona vicina all' anca;
  •  presenza di patologie come la gotta, l'artrite o altre infezioni;
Il sintomo della trocanterite è un dolore profondo, che a tratti può somigliare ad un bruciore o indolenzimento del muscolo e di tutti i tessuti e nervi intorno all'osso in corrispondenza dell'anca. 

Trocanterite: la diagnosi

In generale è lo specialista a diagnosticare la trocanterite; a volte possono essere necessari alcuni esami diagnostici come l'ecografia, per valutare la serietà del disturbo e se è presente del liquido nella parte interessata.

Come curare la trocanterite?

  • assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici;
  • impacchi di ghiaccio per 10 minuti più volte al giorno;
  • dieta dimagrante se si è in sovrappeso;
  • infiltrazioni;
  • sedute di fisioterapia;
  • molto riposo
L'importanza del controllo del peso
Il progresso e la scienza ci hanno fatto scoprire negli ultimi 100 anni quali sono le necessità nutrizionali dell'organismo umano ma, man mano che queste scoperte venivano divulgate, la qualità delle materie prime e dei cibi tradizionali andava scemando e la dieta nelle economie avanzate si è trasformata, incrementando a dismisura le quantità di grassi e carboidrati a scapito di frutta e verdura.
Purtroppo la vita frenetica che conduciamo non facilita scelte sane che potrebbero evitare il sovrappeso e l'insorgere di problemi di salute in età avanzata. Oggi sono pochi coloro che, per quanto riguarda dieta, esercizio fisico e stile di vita, riescono ad adottare le misure che la scienza considera necessarie per godere di un benessere ottimale. A ciò si aggiunge spesso lo stress che ci porta a non saper controllare il senso di fame e a mangiare più del necessario, in particolare troppi grassi e carboidrati.
Si stima che circa la metà del rischio di contrarre malattie cronico-degenerative dipenda da fattori genetici e quindi sfugga al controllo individuale, mentre l’altra metà può essere controllata da comportamenti individuali ed ambientali (alimentazione e stili di vita). Una corretta alimentazione ed abitudini salutari aumentano la qualità e l’aspettativa di vita.
In realtà alimentarsi correttamente è oggi sempre più difficile a causa dei ritmi di lavoro, dei pasti consumati nelle tavole calde, dei metodi di produzione, di conservazione e di trattamento degli alimenti che arrivano nei punti vendita. Tutto ciò porta ad una perdita importante dei “nutrienti” contenuti negli alimenti che consumiamo.
L’uso mirato di integratori alimentari può quindi evitare carenze importanti per la salute delle nostre cellule, carenze che derivano da un’alimentazione sempre più povera di micronutrienti e squilibrata.
La Nutraceutica
Il termine Nutraceutica (coniato dal Dr. Stephen Defelice nel 1989), è l’unione tra le parole “nutrizione” e “farmaceutica”. La Nutraceutica studia la funzione benefica che molti alimenti hanno sulla salute umana. Gli alimenti nutraceutici vengono anche definiti alimenti funzionali, pharma food o farmalimenti.
Quindi un nutraceutico è un “alimento-farmaco” ovvero un alimento salutare che associa ai suoi componenti nutrizionali le proprietà curative di principi attivi naturali estratti da piante di comprovata e riconosciuta efficacia.
Bisogna distinguere tra alimenti veri e propri (functional food o alimenti funzionali) e le loro componenti singole ridotte a concentrati o pillole detti appunto “nutraceutici”.

Ma perché assumere nutraceutici? Non sarebbe possibile quindi introdurre queste sostanza consumando appunto alimenti funzionali? Sicuramente sì, ma è molto difficile stabilire con esattezza la “dose curativa” contenuta negli alimenti di questi principi attivi. Il vantaggio delle preparazioni nutraceutiche risiede appunto nella controllabilità delle quantità assunte.
Quando parliamo di Nutraceutici non parliamo dei soliti integratori di vitamine che si trovano in commercio ma di prodotti che sono alimenti con proprietà terapeutiche. Le sostanze biologiche che li compongono, solitamente concentrate hanno caratteristiche preventive, riequilibrative, terapeutiche e protettive.
fonte: sito web Dna Solutions

Nessun commento:

Posta un commento